Il nome destinato a questo ristorante ed il luogo in cui è ubicato, sono serviti come punto di partenza per la progettazione dei suoi interni. La parola “vista” è stata tradotta come concetto di visibilità e quindi come un gioco di trasparenze. In termini progettuali lo stabile è stato trattato come fosse una scatola vetrata, così da favorire una comunicazione continua con il paesaggio circostante.

Il “cuore” del ristorante, la cucina, è situato in una seconda scatola, anch’essa vetrata, e posta al centro dello stesso; in questo modo, da qualunque zona la si guardi, è possibile vedere ciò che avviene al suo interno.

Per la suddivisione interna si è scelto un linguaggio differente, che si staccasse dall’utilizzo del vetro: per tale ragione sono stati realizzati dei pannelli lignei, forati, in modo da mettere ugualmente in relazione i vari ambienti.